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Slot machine, vittoria del Comune di Lecco

Punto primo: le slot machine possono essere un danno per le persone perché creano dipendenza. Punto secondo: un Sindaco può limitare l’uso delle macchinette nei bar e nelle sale gioco per tutelare la salute dei suoi cittadini. Sono questi i due concetti fondamentali contenuti nella sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, che ha dato ragione al sindaco di Lecco Virginio Brivio, che con un’ordinanza ha stabilito che le slot machine possono essere in funzione solo dalle ore 10 alle 24. I titolari di una sala giochi e di un bar avevano fatto ricorso al Tar, che però ha ritenuto valida l’ordinanza del sindaco lecchese.

L’ordinanza del sindaco di Lecco si basa su una relazione dell’Asl, dalla quale emerge che nella cittadina e nei comuni limitrofi i giocatori d’azzardo sono 72.200, di cui tra i 1.300 e i 3.800 problematici e tra i 500 e i 2.200 patologici. Numeri che dimostrano, secondo il Tar Lombardia, che c’è un pericolo slot machine per i cittadini. “Dato che mancano leggi chiare a livello nazionale, sulle quali servirebbe un urgente impegno da parte del Parlamento, dopo questa sentenza viene offerto agli Enti locali un ambito d’azione per tutelare il benessere delle nostre comunità e arginare un fenomeno sempre più dannoso dal punto di vista sociale”, dichiara il sindaco Virginio Brivio.

Per i 458 sindaci che hanno aderito al manifesto contro il gioco d’azzardo, promosso da Terre di mezzo e Legautonomie, la sentenza del Tar Lombardia apre uno spiraglio importante. Finora infatti i Tar di diverse regioni avevano bocciato le ordinanze dei Comuni che cercavano di regolare l’apertura di sale gioco o delle slot nei bar. Questa volta invece un Tribunale ha segnato un punto a favore dei sindaci, che dal 19 al 26 dicembre si mobiliteranno per l’iniziativa “Mille piazze contro l’azzardo”: saranno organizzati banchetti per raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare promosso sempre da Terre di mezzo e Legautonomie.

Redazione: 15.01.014

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