Chiudi

Ricerca

Ricerca

Schiavisti lombardi

Le chiamano “cooperative senza terra” e sono la nuova forma di caporalato nelle province di Brescia e Mantova. Il loro unico scopo è di reperire braccianti a basso costo per le grandi aziende agricole. Li trovano nei Paesi dell’est Europa, soprattutto in Romania e Polonia, perché essendo Paesi dell’Unione europea hanno meno difficoltà a varcare i confini dell’Italia. Ma anche dal Sudafrica, o dall’Asia. “Invece che pagare i lavoratori 80-90 euro come il contratto nazionale, le cooperative danno loro 25 euro”, spiega Fulvia Colombini, segretario regionale Cgil. Ma alle aziende agricole, denuncia la Cgil, interessano poco le condizioni di lavoro di chi sta nei campi. È sufficiente che le cooperative con cui stipulano un contratto offrano un prezzo basso, circa il 15-20 per cento meno del normale valore di mercato: “È un servizio ‘chiavi in mano’: queste cooperative trovano gli stagionali, li portano in Italia, li alloggiano e danno loro da mangiare. C’è una grossa responsabilità delle aziende, che si disinteressano di quello che accade prima del loro contratto”, aggiunge Colombini.

La Cgil lombarda illustra il problema nel corso di un convegno organizzato a Pavia dalla Camera del lavoro locale e il sindacato regionale, a cui partecipano anche Camera del lavoro di Brescia e Mantova e segreteria nazionale Cgil. Il sindacato propone di istituire dei tavoli provinciali con sindacati, Inail, Inps, amministrazioni locali e associazioni di imprenditori per rendere più efficienti ed efficaci i controlli. “Oggi la Provincia di Pavia si è data disponibile per cominciare”, continua Fulvia Colombini. L’accordo è stato raggiunto al termine di un convegno sul tema caporalato e legalità nell’agricoltura. Cgil vuole anche introdurre un marchio “legalità doc”, per valorizzare oltre alla qualità del prodotto anche la capacità dell’azienda di rispettare le regole del lavoro: “Vogliamo che diventi un incentivo per acquistare certi prodotti”, precisa Colombini.

Ma rintracciare le cooperative senza terra è un’impresa: “Rendono invisibile chi lavora con loro. Siamo riusciti a venire a capo della situazione solo grazie alla testimonianza diretta di alcune vittime di caporalato, ma ancora non ci sono dati in merito”, dichiara la segretaria regionale di Cgil Colombini. Perché il caporalato, in Lombardia, è una “forma organizzata”, sempre più infiltrato nel sistema agroalimentare. E finché ci sarà la connivenza di certe imprese ad accettare il lavoro solo a seconda del prezzo proposto e i controlli saranno così a singhiozzo, il sistema non avrà anticorpi per difendersi. 

Redazione: Lorenzo Bagnoli, 4.06.2013

Prossime uscite

consigliato da noi

  • Iscriviti alla nostra newsletter

    Vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Terre di mezzo?

    "*" indica i campi obbligatori

    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
  • Terre di mezzo

    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

Nessun prodotto nel carrello.