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I sordi marciano su Milano

Ormai sono alle porte di Milano, per la precisione a Magenta. E domani marceranno per le strade di Milano, dopo aver percorso a piedi ben 950 chilometri. Sono partiti infatti il 18 maggio da Parigi, per chiedere alla Francia e all’Italia il riconoscimento ufficiale, attraverso una legge apposita, della Lingua dei segni (Lis). L’idea nasce da Oss2007, l’associazione francese per la difesa e la promozione della Lis e della cultura dei sordi, che in Italia ha trovato nell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (Ens) di Milano un partner per l’iniziativa. Francia e Italia, tra l’altro, sono accomunate dall’assenza della lingua dei segni nel programma scolastico, ancora oggi. Nel nostro Paese i sordi che utilizzano la Lis sono circa 40mila, a cui si aggiungono familiari, amici e gli operatori sociali. “È necessaria una maggiore formazione per chi lavora negli uffici pubblici, perché possano comprendere la Lis”, sottolineano gli organizzatori della marcia.

Domani da piazza San Marco a Milano partirà, alle ore 15.30, un corteo silenzioso insieme ai 10 marciatori arrivati da Parigi, che si concluderà in piazza della Scala. Il percorso toccherà anche via Circo, una scelta simbolica dal valore storico. Fu proprio in via Circo, infatti, che nel 1880 si tenne il primo congresso che ha bandito la lingua dei segni dalle scuole. E da allora nulla è cambiato, ribadiscono gli organizzatori. Alle 19 in Sala Alessi, ci sarà una conferenza stampa (il Comune ha dato il patrocinio gratuito all’iniziativa). Tutta la città sarà poi un palco a cielo aperto per flash mob e performance teatrali, sempre sul tema della possibilità d’espressione per i non udenti.

I partecipanti alla marcia hanno tenuto un diario su internet. Al termine di ogni tappa su www.oss2007.org hanno pubblicato un video in cui raccontano, con la lingua dei segni, com’è andata la giornata. (dp)

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Ecco come era nata l’iniziativa (lancio del 28 maggio u.s.)

Farsi sentire, anche da chi non comprende e non riconosce la loro lingua. È lo scopo dei non udenti francesi e italiani, uniti in una marcia di 950 chilometri, che dal 18 maggio al 28 giugno unirà le due sponde delle Alpi, per chiedere il riconoscimento ufficiale della Lingua dei segni. Si chiama “Il secolo Sordo in marcia“: da Parigi a Milano, con tappa a Lione, Torino, Vercelli e Novara. L’idea nasce da Oss2007, l’associazione francese per la difesa e promozione della Lingua dei segni e della cultura dei sordi, che in Italia ha trovato nell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (Ens) di Milano un partner per l’iniziativa. Francia e Italia, infatti, sono accomunate dall’assenza della lingua dei segni nel programma scolastico, ancora oggi. A sostegno dell’Oss2007 si è espresso anche il Dalai Lama.

Non è un caso che la meta finale del percorso sia il capoluogo lombardo. Qui nel 1880 c’è stato il primo congresso che ha bandito la lingua dei segni dalle scuole. E da allora nulla è cambiato, ribadiscono gli organizzatori: “Il congresso di Milano del 1880 ha creato delle pratiche educative disumane, privando i bambini dell’uso della loro lingua”, ha detto il 18 maggio ai media francesi Patrick Belissen, presidente di Oss2007. All’Ens spetta il compiti di accogliere i sette marciatori non udenti e i due accompagnatori a Milano. Si parte il 27 giugno, con un convegno sulla lingua dei segni e il volantinaggio a tappeto in piazza san Marco. Il 28 ai marciatori transalpini si aggiungeranno anche gli italiani, per completare insieme il percorso da via san Marco fino a Palazzo Marino, dove dalle 19 in Sala Alessi, ci sarà una conferenza stampa (il Comune ha dato il patrocinio gratuito all’iniziativa). Tutta la città sarà poi un palco a cielo aperto per flash mob e performance teatrali, sempre sul tema della possibilità d’espressione per i non udenti. Il tragitto cittadino della marcia, passerà per via Torino, il luogo dove nel 1880 si è svolto il Congresso di Milano.

In rete, i partecipanti alla marcia seguono un diario quotidiano. Al termine di ogni tappa su www.oss2007.org pubblicano un video in cui raccontano, con la lingua dei segni, com’è andata la giornata. Al momento, i marciatori sono a Ouanne, piccolo comune della Borgogna. Il gruppo transalpino già cinque anni fa aveva organizzato uno sciopero della fame per ottenere il riconoscimento della lingua dei segni. Ma nulla è cambiato, almeno finora.

Redazione: Lorenzo Bagnoli, 28.05.2013

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