Solo nel 2012, nelle scuole italiane si sono verificati 30 casi di distacco di intonaco. “Per fortuna nessuno si è fatto male”, afferma Adriana Bizzari, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, che pervenerdì 23 e sabato 24 novembre hanno organizzato in 5mila istituti la “Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole”. Ogni Comune, inoltre, entro il 14 ottobre scorso avrebbe dovuto preparare il Piano di emergenza in caso di calamità, con istruzioni chiare per i cittadini su come comportarsi in caso di terremoti, dissesti idrogeologici o altri disastri naturali. Piani che prevedono un capitolo speciale per la scuole. Nessuno per ora sa però quanti sono i Comuni che hanno redatto il piano. Domani e venerdì nelle scuole Cittadinanza attiva distribuirà due guide: “10 cose da sapere e da fare sul terremoto” e “Dieci e lode sicurezza”.
Durante gli incontri si parlerà anche dell’ultimo rapporto sulla “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici”, presentato a settembre da Cittadinanzattiva. “Il problema principale della scuola italiana -afferma Adriana Bizzari, coordinatrice nazionale scuola Cittadinanzattiva- è l’assenza di manutenzione, anche ordinaria”. Gli edifici scolastici controllati nel 2012 da 80 “Monitori civici della sicurezza” (genitori, insegnati, comuni cittadini appositamente formati) sono stati 111. Di questi, uno su quattro non ha certificazioni igienico-sanitarie. Mancano le palestre e quando ci sono sono spesso inagibili. Ancora numerose le barriere architettoniche e in qualche caso si è scoperto che i bagni per disabili venivano usati come sgabuzzini.
“Sono due le ragioni della scarsa manutenzione -continua Adriana Bizzarri-: la burocrazia, che rende farraginoso ogni intervento, e la carenza di risorse. Il Patto di stabilità costringe Comuni e Province a non utilizzare i fondi di cui sono dotati”. Cittadinanzattiva propone di inserire una nuova voce nelle opzioni per l’otto per mille: “edilizia scolastica”. Inoltre, chiede che sia completata l’anagrafe dell’edilizia scolastica, uno strumento che permetterebbe di individuare problematiche, capire quanti soldi servono e stabilire le priorità.
Redazione: Alessandra Ravelli, 22.11.012
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